Questo è un adempimento costante associato alle misure:
Riepilogo della documentazione a supporto della rendicontazione spese:
> Giustificativi di impegno (contratto/convenzione di appalto ed eventuali modifiche; atti aggiuntivi al contratto; atti sulle varianti; comunicazioni legate alle modifiche contrattuali ex art.106 d.lgs. 50/2016)
> Giustificativi di spesa (Fatture/Parcelle/Ricevute/Altra documentazione giustificativa di spesa)
> Giustificativi di pagamento (Mandati di pagamento e relativa quietanza; F24 per Ritenute su compensi, remunerazioni e IVA in regime di split payment; Bonifici Bancari e contabile bancaria)
> Dichiarazioni di assenza di cause di incompatibilità e conflitto di interessi della Commissione di valutazione dei progetti e dei soggetti a vario titolo coinvolti nella procedura
> Autodichiarazione ex 445/2000 sul titolare effettivo dell’aggiudicatario/ degli aggiudicatari dell’affidamento/degli affidamenti
> Dichiarazione DNSH/Attestazione DNSH
> Documenti di progetto (quadro economico, progetto di fattibilità tecnica, progetto definitivo, progetto esecutivo)
> Capitolato e bando di gara
> Screenshot pubblicazione bando di gara
> Decreto/Determina a contrarre
> Verbali commissione giudicatrice
> Documento di gara unico europeo dell’operatore
economico selezionato
> Documentazione sulla procedura di affidamento
sottosoglia (RDO, preventivi ecc.)
> Determina di aggiudicazione
> Stati di avanzamento
> Certificato di fine lavori
> Certificato di regolare esecuzione / certificato di verifica di conformità / certificato di collaudo (eventuali)
> Contratti di subappalto/avvalimento/ Atti
costituzione RTI
Si indicano inoltre informazioni da inserire nelle fatture:
> Titolo del progetto;
> Indicazione “Finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU”;
> Estremi identificativi del contratto a cui la fattura si riferisce;
> Numero della fattura;
> Data di fatturazione (deve essere successiva alla data di presentazione ed ammissione del progetto e successiva alla data di aggiudicazione);
> Estremi identificativi dell’intestatario;
> Importo (con imponibile distinto dall’IVA nei casi previsti dalla legge);
> Indicazione dettagliata dell’oggetto dell’attività prestata;
> CUP del progetto;
> CIG della gara (ove pertinente);
> Estremi identificativi del conto corrente del soggetto realizzatore (obblighi di tracciabilità).
Fonte: cap. 7.2, Linee guida per i Soggetti attuatori vers. 1.2 (dicembre 2023)
RISPETTO DEL PRINCIPIO DNSH
Come previsto dall’articolo 6 comma 23 della Convenzione, il Soggetto attuatore deve assicurare il perseguimento del principio DNSH, pena la possibilità di sospensione oppure di revoca del finanziamento nel caso di accertamento della violazione di tali principi generali.
Nelle fasi di rendicontazione delle spese, il Soggetto attuatore deve altresì attestare il rispetto delle condizioni collegate ai suddetti principi, producendo la documentazione necessaria per eventuali controlli, come indicato nelle circolari MEF RGS n. 30 del 11 agosto 2022 e n. 33 del 13 ottobre 2022.
Si evidenzia quindi la necessità per i Soggetti attuatori di associare ad ogni intervento che abbia ricadute impattanti sulla normativa DNSH le opportune check list DNSH e di compilarle con riferimento al cd. “Regime 2”. Tali check list riassumono in modo sintetico i principali elementi di verifica richiesti nella corrispondente scheda tecnica e hanno lo scopo di accompagnare il Soggetto attuatore nella valutazione di conformità degli interventi al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH), come una vera e propria guida nelle fasi ex ante, in itinere ed ex-post degli interventi.
> Adempimenti DNSH nella fase di progettazione e avvio – ex ante
Nella fase di presentazione delle proposte progettuali e di avvio degli interventi il Soggetto attuatore compila le check list di verifica e controllo per ciascun settore di attività previsto inviandole all’Amministrazione.
Gli elementi di verifica obbligatori specificano quali sono gli elaborati progettuali o specialistici all’interno dei quali il progettista dà evidenza del rispetto dei vincoli DNSH.
> Adempimenti DNSH in fase di realizzazione e conclusione degli interventi
In occasione dell’inoltro della prima rendicontazione e della richiesta di erogazione del saldo (accompagnata almeno dal certificato di ultimazione lavori/servizi/forniture), il Soggetto attuatore deve inviare:
• le check list associate alle attività economiche connesse alla realizzazione dell’intervento/progetto, al momento della progettazione (sezione ex-ante) e ad ultimazione delle attività dell’appalto pubblico (sezione ex-post);
• una relazione per la verifica di conformità ai vincoli DNSH oppure Relazione tecnica in cui dare evidenza che il progetto non arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali individuati
nell’accordo di Parigi (Green Deal europeo); che sono rispettati i Criteri Ambientali Minimi – CAM ove applicabili, così come la normativa ambientale dell’UE e nazionale, al momento della progettazione e a ultimazione delle attività dell’appalto pubblico;
• l’attestazione DNSH (allegato 5) per esplicitare le verifiche condotte nella fase esecutiva dell’appalto pubblico, sulla corretta applicazione dei criteri ambientali adottati nel Capitolato speciale d’appalto. In ogni caso, il Soggetto attuatore deve raccogliere e conservare ogni altra documentazione probatoria, da produrre in caso di eventuali controlli da parte dell’Amministrazione titolare di Misura.
> Modalità di compilazione e controlli da parte dell’Amministrazione titolare
In generale si rimanda il Soggetto attuatore ad una attenta lettura delle schede tecniche (rif. Guida Operativa allegata alla Circolare MEF n. 33/2022, pagg. 75-314) relative a ciascun settore di attività (per es. costruzione di nuovi edifici, fotovoltaico, ciclabili), la cui funzione è quella di contestualizzare i principi guida del DNSH per ogni settore, nonché di specificare i riferimenti normativi nazionali ed europei ed esplicitare alcuni elementi di verifica.
Per quanto riguarda le modalità di compilazione delle check list:
• nel caso di risposta “Non applicabile” o “No”, queste vanno motivate utilizzando l’apposito spazio di commento per precisare per quale motivo si ritenga la domanda non applicabile oppure, in caso di risposta negativa, per specificare entro quale data si prevede di ottemperare alle prescrizioni previste;
• nei casi di risposta “SI” è prevista una verifica a campione delle rispondenze documentali.
Il rispetto di tali adempimenti viene verificato periodicamente dall’Amministrazione titolare attraverso il controllo della documentazione inviata a corredo della rendicontazione.
Si specifica inoltre che le indagini che non sono di competenza di architetti e ingegneri, quali ad esempio le analisi sul rischio climatico e le analisi sulla biodiversità, devono essere affidate a esperti del settore quali climatologi, naturalisti, biologi, ecc.
Fonte: cap. 9, Linee guida per i Soggetti attuatori vers. 1.2 (dicembre 2023)